Sos Arrastos de Grassia

Il Borgo di Galte

Galtellì sorge nel cuore della Baronia, protetto dal Monte Tuttavista e solcato dal fiume Cedrino. Uno dei borghi meglio conservati della Sardegna, Bandiera Arancione del Toring Club Italiano, aderisce alla Rete dei Borghi Autentici d’Italia e con l’istituzione del parco Letterario intitolato a Grazia Deledda è collegato in rete con gli altri parchi letterari italiani. È un luogo ricco d’arte, di cultura e di storia che ha animato la fantasia creativa di Grazia Deledda: in Canne al Vento ne ha descritto con cura gli ambienti, liberando i suoi personaggi nell’intreccio narrativo che le è valso il Premio Nobel. Il Borgo si presenta ancora oggi come nel narrato del romanzo, inalterato nella sua bellezza naturale e traboccante di storia e di antico che perdura tra vie acciottolate e storici edifici che fanno da sfondo alle vicende del romanzo. Il Festival nasce e si sviluppa qui, tra tortuose e silenziose vie che sanno di antico e rabboccanti edifici ricchi di architettura e storia in cui ricercare un’inusuale e coinvolgente emotività e immaginazione. Fanno da cornice agli eventi del Festival alcuni dei maggiori siti storici del Borgo.

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I Luoghi del festival

La Basilica di San Pietro, antica cattedrale della Diocesi di Galtellì risalente presumibilmente al 1090, decorata agli inizi del XIII secolo con un ciclo di affreschi di pittori umbro-laziali che rappresentano Vecchio e Nuovo Testamento. La chiesa del Ss.mo Crocifisso in cui è custodito il Cristo ligneo policromo in stile gotico-toscano risalente ai primi del XV secolo, con all’interno, oltre a diversi tesori d’arte e sculture di bottega campana di particolare pregio, l’antico organo a canne costruito a Napoli da Geronimo Baffi nel 1729. E poi Sa domo ’e sos Marras, antica struttura settecentesca padronale con un ampio cortile, attuale sede del museo etnografico, che conserva all’interno la cultura materiale, la vita e l’economia del passato di Galtellì, in un percorso di ambienti antichi dedicati ai mestieri del passato che espongono reperti ed oggetti tradizionali del mondo contadino e pastorale.